Implicazioni: mascherine anche al chiuso e filtri ai condizionatori
Centinaia di scienziati affermano che ci sono prove che il nuovo coronavirus può restare in sospensione nell’aria e infettare le persone anche al chiuso.
In base a queste scoperte, i ricercatori chiedono all’OMS di rivedere le sue raccomandazioni, il che potrebbe cambiare in modo radicale come le persone vivono in ambienti chiusi e in spazi ristretti.
Se le queste ricerche sono corrette, le persone dovrebbero indossare maschere anche al chiuso, anche a distanza di sicurezza, secondo quanto scrive il New York Times, specialmente in spazi affollati e con scarsa ventilazione, e gli operatori sanitari potrebbero aver bisogno di maschere N95 che filtrino anche le più piccole goccioline respiratorie, sopratutto quelli che sono a contatto con i malati di Covid-19.
Inoltre, i sistemi di condizionamento di scuole, ospedali, uffici e imprese dovrebbero essere dotati di nuovi tipi di filtri, oppure, come già fatto in altre situazioni, utilizzare massicciamente raggi UV per uccidere il virus.
L’OMS ha sempre affermato la diffusione da persona a persona, attraverso goccioline dal naso o dalla bocca, espulse quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla.
In una lettera aperta all’agenzia – che i ricercatori intendono pubblicare su una rivista scientifica la prossima settimana – 239 scienziati di 32 paesi esporranno le prove della possibilità che particelle virali viaggino nell’aria e possano infettare le persone,