Nano robot killer delle cellule cancerogene

Nanobot metallici per tracciarne la posizione e uccidere i tumori

I nanobot, microscopiche bobine di fili metallici, sono rilevabili durante la risonanza magnetica, permettendo ai medici di osservarne i movimenti nel corpo. Potrebbero anche essere usati per rintracciare, prendere di mira e colpire con farmaci le cellule tumorali, secondo i ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology.

L’etichettatura e il monitoraggio delle cellule sono uno strumento prezioso per applicazioni scientifiche e cliniche, e uno degli aspetti chiave degli studi di tracciamento cellulare è la sensibilità nel rilevare un piccolo numero di cellule dopo l’impianto, e perciò la forte magnetizzazione e la biocompatibilità dei nanofili sono caratteristiche vantaggiose per il monitoraggio MRI.

Finora, i nanobot non sono stati utilizzati per uccidere effettivamente le cellule tumorali, anche se il team saudita ha idee su come fare. Finora, i nanobot sono stati utilizzati per identificare cellule del cancro al seno attraverso la MRI, secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Nanobiotechnology.

Questi nanofili hanno varie caratteristiche aggiuntive, tra cui la possibilità di controllarli magneticamente per guidarli in posizione, trasportare medicinali o essere riscaldati con un laser.

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