Un terzo occhio per chi texta e cammina

Uno studente ha inventato un terzo occhio robotico indossabile che avverte i distratti degli ostacoli che non riescono a vedere mentre guardano il loro smartphone.

Il terzo occhio si mette sulla fronte ed ha una specie di palpebra meccanica, che si apre quando un giroscopio rileva che la testa rivolta verso il basso. L’occhio robotico non è una telecamera ma un sensore ad ultrasuoni tarato per rilevare oggettia poca distanza in modo da poter avvertire l’utente con un forte bip.

L’ha costruito Minwook Paeng, studente di design industriale, come parte della tesi di laurea in Innovation Design Engineering al Royal College of Art di Londra, ed è una interessante soluzione per chi cammina e guarda lo smartphone.

Costruito utilizzando la piattaforma open-source Arduino, il dispositivo consiste in un corpo di plastica traslucida che è fissato direttamente alla fronte utilizzando un sottile cuscinetto di gel.

Piuttosto che cercare di ostacolare le nostre malsane abitudini telefoniche, il progetto di Paeng le accetta come una realtà inevitabile e alla fine spera di esporre l’assurdità di dare priorità agli schermi rispetto alle interazioni della vita reale.

“Lo smartphone ha permeato la vita moderna così profondamente che è impossibile negare l’evoluzione del phono sapiens”, ha detto Paeng. “Spero che l’atto di sottolineare ironicamente ciò che stiamo facendo con i nostri smartphone possa aiutare le persone a prendere tempo per una sana auto-riflessione”.

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