Il lander InSight della NASA, che sonda l’attività geologica su Marte, ha registrato, ad aprile, due forti e chiare scosse telluriche nella stessa regione in cui aveva osservato due forti scosse anche nel 2019. Una prova di una zona sismicamente attiva su Marte, un luogo arido e privo di vita in superficie, ma sicuramente attivo sotto la terra rossa marziana.
“I terremoti di magnitudo 3.3 e 3.1 hanno avuto origine in una regione chiamata Cerberus Fossae, sostenendo ulteriormente l’idea che questa località sia sismicamente attiva”, ha scritto la NASA. Le nuove scosse sono avvenute il 7 marzo e il 18 marzo.
Cerberus Fossae è un’area su Marte con depressioni dai lati ripidi che tagliano antiche pianure. Ci sono abbondanti prove di frane, con massi forse spostati da scosse ricorrenti.
Il lander InSight ha registrato oltre 500 scosse dal novembre 2018), un indizio che ci possano essere zone vulcanicamente attive nel sottosuolo marziano, forse magma che si muove e scorre come sulla Terra.
Il magma sotterraneo potrebbe aver creato il lago sotterraneo rilevato sotto il Polo Sud di Marte nel 2018, che può essere stato formato da una fonte di calore, e l’unica possibile è del magma ancora presente ed attivo.