Usare il coronavirus contro se stesso

Un farmaco in pillole che combatte l’infezione e la propagazione

Un neurologo americano ha sviluppato un trattamento sperimentale per il COVID che arma il virus contro se stesso. Il trattamento NMT5, è stato creato dal dottor Stuart Lipton, direttore del Neurodegeneration New Medicines Center dello Scripps Research Institute, e dal suo team.  È un derivato della memantina, un farmaco per l’Alzheimer sviluppato da Lipton negli anni ’90 che proveniva da un farmaco usato su persone infette dall’influenza negli anni ’60.

L’antiviral NMT5 verrebbe assunto per via orale come il Paxlovid, ma a differenza di Paxlovid, che impedisce al COVID di replicarsi nel corpo di una persona infetta, NMT5 altera il virus, facendogli acquisire capacità che alterano temporaneamente le cellule in cui il COVID di si attacca in modo che il virus non sia più in grado di infettarle.

A causa del diverso approccio all’attacco del virus, si ritiene che NMT5 prevenga la diffusione dell’infezione.  Secondo lo studio, le persone infette da COVID che assumono il nuovo farmaco dovrebbero diffondere un virus che si autodistrugge, il che significa che non dovrebbe essere in grado di infettare un nuovo ospite.

È un’impresa che nessun altro vaccino o trattamento COVID ha mai provato su un virus che ha causato così tanta morte e sofferenza negli ultimi anni, afferma Lipton, che è anche professore di neuroscienze e neurologia alla Scuola di Medicina dell’Università di San Diego e alla Scuola di Medicina di Yale.

Uno studio peer-reviewed di Lipton e del suo team, pubblicato il 29 settembre su Nature Chemical Biology, ha trovato risultati promettenti utilizzando il farmaco sperimentale nei criceti dorati siriani, che sono estremamente suscettibili al COVID, e sono considerati il ​​gold standard nella sperimentazione di potenziali terapie.

Lo studio ha anche scoperto che, nei criceti, il farmaco ha praticamente eliminato le grandi emorragie nei polmoni spesso osservate quando i morti da COVID sono sottoposti all’autopsia.  Ha anche ridotto significativamente la risposta infiammatoria nei criceti che l’hanno assunto, rispetto ai criceti che non l’hanno fatto.

Inoltre, NMT5 è risultato altamente efficace contro le varianti Alpha, Beta, Gamma, Delta e Omicron.  Ha ridotto la capacità del virus di replicarsi nell’ospite e di trasmettersi ad altri fino al 95%.
Un altro vantaggio che, oltre ad essere assunto sotto forma di pillola, il farmaco può essere inalato, quindi può diffondersi immediatamente nei polmoni e nei passaggi nasali, dove il virus entra nel corpo, prevenendo idealmente un’ulteriore diffusione.

Poiché NMT5 è una combinazione di due farmaci approvati dalla FDA, memantina e nitroglicerina, è probabile che sia sicuro, anche se dovrà comunque essere sottoposto a una revisione della FDA.  Si spera che le prove su umani possano iniziare nei prossimi mesi, un anno al massimo. 

Se approvato dalla FDA, il farmaco entrerebbe nel mercato poco dopo.

CONDIVIDI QUESTO POST

Torna in alto