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Riaccesi i propulsori di Voyager 1

A 15 miliardi di miglia dalla Terra


La NASA ha riacceso con successo un set di propulsori sulla sonda spaziale Voyager 1 che non venivano utilizzati da decenni, superando un problema che avrebbe potuto impedire alla sonda di 47 anni di comunicare con la Terra da miliardi di miglia di distanza. Lanciata il 5 settembre 1977, la Voyager 1 è attualmente la sonda spaziale più lontana dalla Terra, a circa 15 miliardi di miglia di distanza, e opera oltre l’eliosfera, dove campiona direttamente lo spazio interstellare.

All’inizio di quest’anno, gli ingegneri hanno identificato un problema con uno dei propulsori della Voyager quando il tubo del carburante si è intasato. Questi propulsori sono fondamentali per mantenere la sonda spaziale stabile e orientata in modo da poter comunicare con la Terra. Se l’antenna della sonda spaziale non è puntata correttamente verso la Terra, non può ricevere comandi o inviare dati. Il team si è reso conto che avrebbero dovuto comandare alla sonda spaziale di passare a un altro set di propulsori, un compito complesso che è stato eseguito più volte in passato a causa di problemi simili.

Voyager 1 ha tre set di propulsori: due set di propulsori di propulsione di assetto e un set dedicato alle manovre di correzione della traiettoria. Nel tempo, un tubo del carburante all’interno dei propulsori può ostruirsi con biossido di silicio, un sottoprodotto dell’invecchiamento del diaframma di gomma del serbatoio del carburante. Questo intasamento riduce la forza generata dai propulsori. Il team era passato in precedenza al set di propulsori di correzione della traiettoria nel 2018, ma dopo una recente ispezione, hanno scoperto che questi propulsori erano ancora più intasati dei set precedenti.

Il team ha ideato un piano per tornare a uno dei set originali di propulsori di propulsione di assetto. Tuttavia, a causa di limitazioni di potenza, ciò ha richiesto lo spegnimento temporaneo di uno dei riscaldatori principali della navicella spaziale. Il piano ha avuto successo e, entro il 27 agosto, Voyager 1 è tornata a utilizzare uno dei suoi set di propulsori originali per mantenere la comunicazione con la Terra. Il team prevede di ottenere altri due o tre anni da questo set.

Anche la sonda gemella di Voyager 1, Voyager 2, ha subito dei cambi di propulsore nel 1999 e nel 2019, ma la sua situazione è meno critica. I dati raccolti da queste sonde stanno aiutando gli scienziati a comprendere la forma dell’eliosfera e il modo in cui protegge la Terra dalle particelle energizzate e dalle radiazioni nello spazio interstellare.

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