Un tentativo di modificare un embrione ha prodotto risultati negativi non voluti

L’esperimento disastroso solleva altri dubbi sulla manipolazione genetica

Come riporta OneZero, un team di scienziati ha cercato di creare embrioni umani modificati utilizzando la CRISPR, ma i risultati dell’esperimento non sono di buon auspicio per bambini geneticamente modificati prima della nascita.

La biologa Kathy Niakan e il suo team dell’Istituto Francis Crick volevano capire meglio il ruolo di un particolare gene nelle prime fasi dello sviluppo umano. Usando la CRISPR, hanno cancellato quel gene negli embrioni donati per la ricerca. Quando hanno analizzato gli embrioni modificati e li hanno confrontati con quelli non modificati, hanno trovato che circa la metà di quelli modificati conteneva importanti modifiche non volute.

Ovviamente, gli embrioni sono stati distrutti , ma i risultati sono un avvertimento per futuri tentativi di avviare gravidanze da embrioni geneticamente modificati.

I risultati pubblicati su bioRxiv, non ancora sottoposti a peer review, ma si evidenzia che i danni genetici descritti nel documento potrebbero portare a difetti congeniti o a problemi come il cancro in età avanzata.

La potenza della CRISPR, come strumento di modificazione dei geni, ha portato all’idea di curare ogni tipo di malattia, comprese quelle ereditarie. La tecnologia CRISPR, che può essere assimilata ad un taglia ed incolla operato direttamente sul DNA, non solo è facile da usare, ma è anche molto più precisa delle precedenti tecnologie di ingegneria genetica, purtroppo, almeno al momento, sembra però non infallibile.

Il team della Niakan ha iniziato con 25 embrioni e ha usato la CRISPR per estrarre il gene POU5F1 in 18 di essi. Gli altri sette embrioni sono stati usati come controllo. I ricercatori hanno poi utilizzato sofisticati metodi di calcolo per analizzare tutti gli embrioni. Il risultato è che 10 di quelli modificati sembravano normali, ma otto avevano anomalie in un particolare cromosoma. Di questi, quattro contenevano cancellazioni o aggiunte non volute al DNA adiacente al gene modificato.

Alcuni scienziati hanno espresso la speranza che l’editing dei geni possa essere utilizzato per dare ai futuri esseri umani possibilità di vivere una vita sana, esente da difetti e malattie. Ma con gli strumenti oggi disponibili, secondo questo esperimento, quel futuro rimane problematico.

I critici dicono che armeggiare con il codice genetico degli embrioni è giocare con il fuoco, poiché gli effetti della modifica o della rimozione di geni può portare a gravi conseguenze non ancora pienamente comprese.

E anche se la tecnologia di modificazione genetica diventa prevedibile e sicura, l’idea che i genitori benestanti possano comprare prole geneticamente potenziata rappresenta un grande problema etico.

Sta il fatto, che la modificazione genica dei bambini non è solo teorica. Nel 2018, lo scienziato cinese He Jiankui ha detto di aver usato la CRISPR per modificare i geni di gemelli per dare loro resistenza all’HIV. La ricerca ha suscitato indignazione, con una unanime condanna del controverso esperimento “CRISPR baby”.

Le bambine, soprannominate Lulu e Nana, sono nate, ma il loro destino rimane sconosciuto. La nascita di un terzo “bambino CRISPR” a cura di Jiankui è stata confermata nel dicembre 2019 da una notizia di stato cinese.

Ancora, nel luglio 2019, il biologo russo Denis Rebrikov ha detto che vuole usare il CRISPR per creare bambini con geni modificati, questa volta per curare la sordità. Secondo Rebrikov, cinque genitori russi si sono offerti per donare i loro embrioni per la modificazione genetica.

La ricerca londinese ci dice però che c’è una ancora una lunga strada da percorrere prima che questo tipo di ricerca sia sicura, ad di là dei problemi etici che sono un grave problema su cui dibatte la scienza e la politica.

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