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AI per ridurre i prezzi del cibo in scadenza

Una AI che gestisce la dinamica dei prezzi aiuta ad eliminare lo spreco di cibo in vendita


La startup di tecnologia alimentare Wasteless prevede di eliminare lo spreco di cibo nei supermercati riducendo automaticamente il prezzo degli articoli prima che vadano a male.

Abbassare il prezzo del cibo deperibile prima che vada a male è un punto fermo della strategia dei supermercati. Wasteless usa l’IA per variare dinamicamente i prezzi in modo automatico, per garantire che il maggior numero possibile di merci venga venduto prima che si deteriorino.

La politica delle offerte speciali su articoli a breve scadenza al supermercato è normale. Il problema è che spesso queste riduzioni arrivano troppo tardi. Allo stesso modo, se si abbassano i prezzi troppo presto, si rischia di fare meno soldi di quanti se ne potrebbero fare e anche di lasciarsi senza scorte.

Con quasi la metà di tutto il cibo che va sprecato negli Stati Uniti, l’uso dell’AI è una soluzione otimale, che aiuta anche a prevedere sia le tendenze dell’offerta che della domanda.

Il controllo delle scorte dei supermercati è già affidato all’IA in alcune catene: i computer possono tracciare tendenze e anticipare la domanda stagionale, ed ha senso, quindi, che il computer applichi la sua intelligenza artificiale alla determinazione dei prezzi delle merci, per ottimizzare le vendite ed evitare gli sprechi.

Questo è l’obiettivo di Wasteless: l’idea è che il computer impari le abitudini degli acquirenti in quel particolare negozio e le combini con la sua conoscenza di quanto tempo dovrebbero durare tutta quella frutta e verdura, carni, formaggi e altri prodotti deperibili.

Può quindi variare automaticamente i prezzi, e quindi il cibo in vendita non viene sprecato a causa del deterioramento, e la catena può recuperare il pieno valore dei prodotti in scadenza.

L’altra parte di questa operazioni sono le etichette elettroniche dei prezzi, che possono essere aggiornate wireless dal computer centrale, il che rende l’intera procedura senza soluzione di continuità.

Gli algoritmi AI richiesti non sono complessi, mentre è impegnativo lo studio del comportamento dei clienti, i frequenti cambiamenti di prezzo, che richiedono investimenti in display elettronici per la determinazione dei prezzi e, infine, l’aumento della precisione dei dati di invecchiamento sulle confezioni.

Le barriere sono solo nel costo di implementazione: la tecnologia è disponibile e matura. Ha solo bisogno di essere implementata. Questo è più facile da vendere per i grandi supermercati, che possono ammortizzare più facilmente i loro investimenti. Infatti, per queste grandi catene, lo spreco di cibo non è un problema di sostenibilità o di ambiente. È solo un grande spreco di denaro. Fortunatamente, risolvere l’uno risolve l’altro.

Nel 2019, lo spreco di cibo negli Stati Uniti è costato più di 400 miliardi di dollari. È un terzo di tutto il cibo prodotto, e questo prima ancora di arrivare al cibo che sprechiamo in casa.

I supermercati sprecano più del 25% del cibo che vendono, ciò nonostante, i supermercati evitano di scontare pesantemente i prodotti in scadenza per due motivi: il timore che i clienti ritardino intenzionalmente l’acquisto per aspettare uno sconto e i problemi di sicurezza alimentare che potrebbero causare.

In realtà, non accade: anche se qualcuno potrebbe organizzare gli acquisti in base agli sconti, la maggior parte acquista quando ne ha bisogno.

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