Frontiere chiuse per gli svedesi

La discutibile gestione dell’epidemia ha costretto anche i paesi scandinavi a chiudere le frontiere con la Svezia

Norvegia, Danimarca e Finlandia hanno chiuso agli svedesi, per paura di nuovi contagi.

Un vero trauma per gli svedesi, traditi dai fratelli del Nord.

Purtroppo, mentre gli altri paesi nordici hanno attuato un confinamento molto rigido, la Svezia ha deciso di gestire l’epidemia con pochissime restrizioni e tanti “consigli” alla popolazione.

La conseguenza è che la Svezia ha circa il doppio dei contagi e cinque volte i decessi rispetto alle altre tre nazioni messe insieme.

La cosa non piace agli svedesi, perché ritengono di essere stati additati come coloro che sbagliavano e quindi da tenere lontani.

Gli svedesi però sono così convinti di aver fatto la cosa giusta, che ritengono che la seconda ondata dell’epidemia in autunno impatterà in modo molto severo sui paesi vicini perché non avranno sviluppato l’immunità di gregge, immunità, che però, pare, non si sia sviluppata neppure in Svezia considerato che solo il 6,1% degli svedesi ha sviluppato anticorpi per la Covid-19, come dice Anders Tegnell, il capo epidemiologo quando ammette che hanno sviluppato anticorpi molto meno persone di quante avessero previsto le autorità sanitarie.

L’impossibilità di andare nei paesi vicini si aggiunge al divieto di muoversi anche negli altri paesi europei, ad esclusione di Francia, Italia, Spagna e Croazia.

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