Una risposta agli attacchi contro navi militari e commerciali
Funzionari dell’amministrazione Biden hanno dichiarato di essere sempre più preoccupati che gli Houthi, e i loro sponsor a Teheran, stiano cercando di compromettere il commercio marittimo globale, sia per ridurre gli scambi con Israele sia per aumentare i costi che gli Stati Uniti e i loro alleati devono sostenere.
Alcune compagnie di navigazione mondiali stanno già dirottando il loro traffico merci dal Mar Rosso e dal Canale di Suez verso rotte che girano intorno al Corno d’Africa, aumentando notevolmente i tempi e i costi di transito.
Ma i funzionari statunitensi affermano che stanno valutando un attacco agli Houthi rispetto al timore di alimentare una guerra più ampia contro l’Iran e i suoi proxy.
I funzionari dell’amministrazione Biden hanno ripetutamente affermato che la loro priorità è quella di mantenere il conflitto mediorientale incentrato esclusivamente sul sostegno alla campagna di Israele per sloggiare Hamas dalla sua base a Gaza, anche se non hanno escluso operazioni militari più aggressive.
Negli ultimi due mesi, le milizie sostenute dall’Iran hanno lanciato decine di attacchi contro le basi militari statunitensi in Iraq e Siria.
Gli attacchi degli Houthi fanno parte di quella che diversi funzionari della difesa statunitensi descrivono come una guerra non dichiarata lanciata dall’Iran attraverso i suoi alleati a partire dal 7 ottobre. Resta da chiedersi se l’amministrazione Biden ritenga che sia nell’interesse di Washington contrattaccare.