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I casi di variante indiana in UK triplicati in una settimana

Gli scienziati temono che la fine delle restrizioni, prevista per il 21 giugno, dovrà essere posticipata.

I casi del Regno Unito della variante indiana, altamente trasmissibile, sono più che triplicati in una settimana, e nuovi dati lo dovrebbero confermare giovedì, e per questo gli scienziati che consigliano il governo temono che la fase finale di uscita dal lockdown potrebbe essere ritardata a causa dell’aumento dei contagi.

Boris Johnson ha avvertito che il ceppo B1617.2, una delle tre mutazioni dell’epidemia indiana, è “di crescente preoccupazione nel Regno Unito”.

I funzionari della sanità e i ministri stanno intensificando gli sforzi per frenare le infezioni della variante nelle aree in cui ci sono stati i maggiori aumenti, tra cui Bolton e Greater Manchester, dove agli alunni della scuola secondaria potrebbero dover continuare a indossare le mascherine, mentre questa misura sarà abbandonata dal resto dell’Inghilterra da lunedì prossimo. I dati, infatti, dimostrano che il contagio è più alto tra gli adolescenti e i teen-agers.

I ministri non hanno escluso l’introduzione di blocchi nelle zone in cui la variante indiana sta aumentando.
Oltre a Bolton, ci sono casi a Blackburn e ci sono prove di contagio in aumento in alcune zone di Londra.

Le scuole ed i college nella Greater Manchester potranno dire agli studenti di continuare a indossare le mascherine, anche se i funzionari della sanità dicono che la decisione sarà presa in accordo con i dirigenti scolastici.

Rivolgendosi ai Comuni, il primo ministro ha detto che nonostante i progressi contro il virus “la minaccia rimane reale e nuove varianti rappresentano un pericolo potenzialmente letale, tra cui quella identificata in India che è di crescente preoccupazione nel Regno Unito. Quindi cautela deve essere la nostra parola d’ordine”.

In tutto il Regno Unito la media settimanale dei casi è aumentata per il terzo giorno consecutivo, con 2284 nuovi casi e 11 decessi.

I membri dello Scientific Advisory Group for Emergencies (SAGE) convocati per una riunione, giovedì, per valutare la minaccia.

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