I raggi UV uccidono il virus

Un vecchio metodo che funziona

Da molto tempo si sa che i raggi UVC, una forma di luce UV ad onde corte altamente energetica, è in grado di distruggere i virus a livello cellulare, e pare che questa tecnologia si può usate contro il coronavirus che causa la COVID.

La Cina è stata la prima ad utilizzare la luce UVC per pulire le banconote, disinfettare gli autobus pubblici ed eliminare i virus negli ospedali.

Anche città americane seguono l’esempio: NYC lo utilizza per sanificare i vagoni della metropolitana durante le procedure di pulizia notturna.

Restano due questioni per la diffusione della tecnologia su vasta scala: l’esposizione alla luce UVC può causare irritazione della pelle e anche il cancro negli umani, il che significa che possono essere utilizzati solo quando non c’è nessuno nella zona di irradiazione, inoltre le attuali sorgenti di radiazioni UV sono costose e non durano a lungo.

Per il primo problema, alla Columbia University hanno scoperto che con una lunghezza d’onda di 222 nanometri, i raggi sembrano essere sicuri per gli esseri umani, ma ancora in grado di uccidere i virus.

Molte delle attuali luci UVC si basano su costosi gas di mercurio, che le rendono ingombranti e di breve durata. I LED sono molto più semplici ed efficienti dal punto di vista energetico, ma allo stato attuale sono fortemente limitati nella loro capacità di emettere sufficienti quantità di radiazioni UV.

Per aggirare questa limitazione, un altro team internazionale sta indagando come costruire dispositivi luminosi portatili – a basso costo – basati su LED, utilizzando speciali composizioni chimiche utilizzate già in ottica.

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