Progetti EU per navi senza equipaggio
Spostare più merci sulle vie d’acqua potrebbe ridurre la pressione sulle strade e ridurre le emissioni, ma l’industria marittima europea è frenata dalla carenza di manodopera. La spedizione automatizzata – che funzionerebbe in modo simile alle auto a guida autonoma – potrebbe aiutare ad espandere la capacità ma permangono ostacoli di sicurezza e normativi.
I ricercatori europei stanno partecipando a questa spinta e progettando navi con vari gradi di autonomia. Due navi destinate all’automazione navigano già oggi in Europa. Il primo è un corriere che trasporta alimenti per pesci lungo la costa occidentale della Norvegia. Il secondo è una chiatta interna che opera nelle Fiandre, nella regione settentrionale del Belgio. Entrambi devono essere adattati per la navigazione autonoma come parte di un progetto chiamato AUTOSHIP.
AUTOSHIP, un progetto quadriennale Horizon 2020, è una collaborazione tra Kongsberg e l’organizzazione di ricerca norvegese, SINTEF, così come diversi partner europei. Anche il Consiglio di ricerca norvegese fornisce il suo sostegno.
Con questo progetto, la EU sostiene concretamente nuovi scenari di trasporto multi-modale per sviluppare attività sostenibili e alleviare la congestione delle strade e il relativo inquinamento.
Dal 2001, è stato sviluppato il concetto di un’autostrada del mare (MoS). Alla sua base, c’è una nuova catena logistica intermodale basata sul mare e l’obiettivo dell’UE è di spostare il 30% del trasporto di merci su strada di più di 300 km verso soluzioni multimodali entro il 2030 (corrispondente a 216 miliardi di tonnellate-chilometri), e più del 50% entro il 2050, rispetto agli sviluppi del business as usual.
Tuttavia, la sua capacità in questo scenario non tiene ancora il passo e deve essere migliorata. Infatti, il trasporto marittimo costiero a corto raggio e le vie navigabili interne lottano con la concorrenza dei camion in molte parti d’Europa e stanno perdendo quote di mercato relative a favore del trasporto stradale.
AUTOSHIP risponde alla call MG 3.2-2018 unendosi ad un’intera catena di valore di attori globali per definire, migliorare e testare in ambiente reale una prossima generazione di navi autonome, integrando tecnologie evolutive e nuove. Basandosi sulle tecnologie avanzate e sul know-how dei partner, le navi proposte saranno aggiornate e avranno un impatto drammatico sulle imprese e sulla competitività.
Nel frattempo, il quadro per rendere la navigazione NGAS possibile e socialmente accettata sarà meglio valutato con l’impegno diretto delle autorità competenti.