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Interfaccia cerebrale universale

Un sistema non invasivo per controllare dispositivi con la mente

Creata un’interfaccia cervello-computer (BCI) indossabile che consente agli utenti di giocare ai videogiochi semplicemente usando la mente, e senza procedure chirurgiche.

Una cuffia rivestita di elettrodi – che rilevano le onde cerebrali – è stata progettata per essere utilizzato da chiunque senza dover ricorrere a una calibrazione approfondita o a procedure chirurgiche invasive, aprendo la tecnologia cervello-digitale più semplice e universale.

Il sistema, in futuro, non avr bisogno di un’équipe specializzata per eseguire il processo di calibrazione, che è lungo e noioso, e sarà molto più veloce passare da un paziente all’altro”.

Altri tipi di interfaccia permettono controllare computer o persino protesi robotiche, come la persona paralizzata che ha ricevuto l’impianto Neuralink, che può usare il dispositivo per giocare a Mario Kart con un amico.

Ma un impianto cerebrale richiede un intervento chirurgico complesso, che può comportare costi e complicazioni notevoli, e le BCI non invasive, cioè cappucci con elettrodi, richiedono un lavoro specializzato per essere adattate al cervello dello specifico utente.

Ala ricerca di una soluzione universale, utilizzando modelli di apprendimento automatico, hanno sviluppato un cosiddetto “decodificatore” addestrato su un singolo soggetto umano “esperto” che ha utilizzato la BCI per completare un semplice gioco di bilanciamento di una barra digitale.

Queste capacità ai sono rivelate trasferibili. Con il decodificatore completato, il dispositivo BCI è stato testato su 18 soggetti – persone senza esperienza nell’uso di questo tipo di tecnologia – che nel corso di sole cinque sessioni sono stati in grado di allenarsi non solo per il gioco del test, ma anche per un gioco di corse automobilistiche.

Normalmente, l’uso di una BCI è un’abilità acquisita che può richiedere settimane o mesi per essere sviluppata, ma in questo caso, è processo rapido: in occasione di una dimostrazione al festival SXSW, diversi volontari hanno imparato a controllare due robot per la riabilitazione di mani e braccia in pochi minuti.

Tutti i soggetti del test non avevano problemi motori. Ora si deve sperimentare la cuffia su disabili.

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