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La pandemia ha cambiato per sempre lo shopping online

Lo rivela un sondaggio sostenuto dalle Nazioni Unite

Lo studio ha esaminato come la crisi globale abbia avuto un impatto sul modo in cui le persone utilizzano l’e-commerce e altri strumenti digitali, con oltre la metà degli intervistati che hanno dichiarato di fare acquisti online con maggiore frequenza.

“La pandemia di COVID-19 ha accelerato il passaggio a un mondo più digitale. I cambiamenti che facciamo ora avranno effetti duraturi nel momento in cui l’economia mondiale comincerà a riprendersi”, ha dichiarato il Segretario Generale dell’UNCTAD Mukhisa Kituyi.

Notizie e intrattenimento online

L’UNCTAD ha condotto il sondaggio insieme alla Netcomm Suisse eCommerce Association, in collaborazione con il Network Information Center brasiliano (NIC.br) e Inveon, una società turca di commercio digitale.

I paesi interessati sono stati Brasile, Cina, Germania, Italia, Repubblica di Corea, Federazione Russa, Sudafrica, Svizzera e Turchia.

Oltre ad aumentare gli acquisti online, i ricercatori hanno scoperto che gli intervistati si affidano maggiormente a Internet per le notizie, le informazioni sulla salute e l’intrattenimento digitale.

Il più grande cambiamento nelle economie emergenti

Secondo l’indagine, il maggiore spostamento verso lo shopping online si è verificato tra i consumatori delle economie emergenti.

Gli acquisti nella maggior parte delle categorie di prodotti sono aumentati di 6-10 punti percentuali, con i maggiori guadagni nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)/elettronica, giardinaggio/do-it-yourself, prodotti farmaceutici, istruzione, mobili/domestici e cosmetici/cura personale.

Tuttavia, il sondaggio ha rivelato che la spesa mensile media mensile online per persona è diminuita in modo significativo.

I consumatori, sia nelle economie emergenti che in quelle sviluppate, hanno rinviato le maggiori spese, mentre la spesa per il turismo e i viaggi è diminuita di uno sbalorditivo 75%.

Diversità tra consumatori e nazioni

D’altro canto, gli aumenti degli acquisti online variano da un paese all’altro. Cina e Turchia hanno avuto l’aumento più forte, mentre Svizzera e Germania sono state le più deboli, dato che in queste nazioni un numero maggiore di persone era già impegnato nell’e-commerce.

Inoltre, le donne e le persone con un’istruzione terziaria hanno aumentato i loro acquisti online più di altri acquirenti. Le persone tra i 25 e i 44 anni hanno registrato un aumento maggiore rispetto alle coorti più giovani. In Brasile, l’aumento è stato maggiore tra la popolazione e le donne più vulnerabili.

Il sondaggio ha inoltre rivelato che i piccoli commercianti in Cina erano più attrezzati per vendere i loro prodotti online, mentre i loro omologhi in Sudafrica erano meno preparati.

Prepararsi al nuovo scenario

Kituyi, il capo dell’UNCTAD, ha affermato che l’accelerazione degli acquisti online a livello globale sottolinea la necessità di garantire a tutte le persone l’accesso alle “opportunità offerte dalla digitalizzazione” nel mondo post-pandemico.

Carlo Terreni, Presidente dell’Associazione NetComm Suisse eCommerce, ha aggiunto che l’impareggiabile crescita dell’e-commerce sconvolgerà le strutture di vendita al dettaglio nazionali e internazionali.

“Per questo motivo i responsabili politici dovrebbero adottare misure concrete per facilitare l’adozione dell’e-commerce tra le piccole e medie imprese, creare pool di talenti specializzati e attrarre investitori internazionali nel settore dell’e-commerce”, ha affermato.

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