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La pandemia ha eliminato la carta dagli uffici

E il prezzo lo pagano i costruttori di stampanti… o no?

La società di analisi IDC, ha previsto che “il volume delle pagine scenderà del 13,7% nel 2020, passando da 3,2 trilioni di pagine nel 2019 a 2,8 trilioni di pagine nel 2020”. I danni saranno duraturi: tra il 2015 e il 2019 il tasso di crescita annuo composto delle pagine stampate è stato del -1,2%. Dal 2020 al 2024 si raggiungerà il -4,8 per cento.

“La drammatica e improvvisa transizione verso il lavoro da casa in molte delle più grandi economie del mondo ha avuto un impatto diretto sui volumi di stampa dei dispositivi per ufficio”

Dice Ilona Stankeova, direttore senior della ricerca di IDC Europe per i dispositivi di imaging e le soluzioni documentali.

Nel 2019 sono state stampate più di sei milioni di pagine al minuto in tutto il mondo. Questo importo copre l’area di 54 campi da calcio. COVID-19 dovrebbe rimuovere il volume di stampa che nel 2020 dovrebbe riempire l’area di sette campi di calcio ogni minuto”.

Ovviamente, si potrà pensare che ci sarà un impatto per tutto l’inchiostro e il toner che i produttori di stampanti non venderanno a causa di questo calo, ma i produttori di stampanti hanno iniziato a capire che possono rifarsi delle perdite sui consumabili aumentando i costi dall’hardware.

E basta andare su Amazon per vedere quanto siano diventate care le stampanti.

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