Qualsiasi sia la quantità consumata, l’alcol danneggia le strutture cerebrali.
I risultati di uno studio in Gran Bretagna su 25.000 persone hanno dimostrato che anche bere moderatamente ha effetti negativi sulla materia grigia del cervello e anche su altre sue zone.
Lo studio, pubblicato (in attesa peer review), ipotizza che anche un consumo moderato fa diminuire il volume del cervello.
I risultati sono stati ottenuti analizzando un archivio nazionale, la Biobank, una banca dati biomedica, su larga scala e una risorsa di ricerca, contenente informazioni genetiche e sanitarie approfondite da mezzo milione di partecipanti del Regno Unito. Il database viene regolarmente incrementato con ulteriori dati ed è globalmente accessibile ai ricercatori autorizzati che intraprendono ricerche vitali sulle malattie più comuni e pericolose per la vita. È un importante contributo al progresso della medicina moderna e del trattamento e ha permesso diverse scoperte scientifiche che migliorano la salute umana.
I ricercatori dello studio hanno analizzato i dati di 25.378 partecipanti, quali età, sesso, istruzione, consumo di alcol auto-riferito, dimensioni del cervello e salute da scansioni MRI, informazioni su visite ospedaliere e ambulatoriali e test di memoria.
Ne è scaturita una relazione fra maggior consumo di alcol e una minore densità della materia grigia, fino ad uno 0,8% di volume, anche dopo aver tenuto conto di basi biologiche e comportamentali individuali.
Ma il consumo di alcol minaccia anche l’integrità della materia bianca, cioè le fibre del cervello che collegano i neuroni che compongono la materia grigia. Inoltre, condizioni di base come pressione alta e obesità pare contribuiscano all’associazione negativa tra alcol e salute del cervello.
Lo studio non ha trovato prove che gli effetti negativi dipendano dal tipo di bevanda alcolica: birra e vino hanno gli stessi effetti dei liquori, così come incide negativamente qualsiasi quantità di alcol consumato.
Ovviamente, i danni al cervello sono legati alla demenza senile, all’Alzheimer e alle conseguenze correlate del bere come danni alla vita sociale e familiare, nonché agli incidenti in casa, al lavoro e alla guida.
Sebbene sarebbe meglio non consumare alcol, anche il Ministero della Salute italiano ha emesso delle specifiche linee guida per i limiti nel consumo per età e sesso.