I ricercatori sognano di creare un giorno l’intelligenza generale artificiale (AGI), il tipo di algoritmi onnicomprensivi ed emotivamente intelligenti della fantascienza.
Ma non raggiungeranno mai questo obiettivo usando computer convenzionali, sostiene il neuroscienziato Christof Koch, presidente e capo scienziato dell’Allen Institute for Brain Science. In primo luogo, ha detto ad ACM News, gli ingegneri dovranno sviluppare un hardware di calcolo completamente nuovo – forse anche affidandosi alla tecnologia quantistica.
Attenzione alla distinzione
La questione principale, sostiene Koch, è che i computer convenzionali possono eseguire algoritmi specializzati, ma che fare il salto nella coscienza richiede qualcosa di completamente diverso: un hardware strutturato con la complessità di un’entità cosciente in mente.
“La nostra teoria dice che se vogliamo decidere se una macchina è cosciente o meno, non dovremmo guardare al comportamento della macchina, ma al substrato reale che ha un potere causale”, ha detto Koch ad ACM News. “Per i sistemi AI attuali, ciò significa che dobbiamo guardare al livello del chip del computer”.
Underlying Problem
Anche simulare la biologia completa di un cervello umano su chip per computer convenzionali non sarebbe sufficiente a generare la coscienza, ha detto Koch. Egli sostiene che la coscienza è definita dalla fisica di base dell’architettura di quel cervello, non dalla sua potenza di elaborazione.
“Qualsiasi intelligenza artificiale che funzioni su un chip di questo tipo, per quanto intelligente possa comportarsi”, ha detto Koch ad ACM News, “non sarà comunque cosciente come un cervello umano”.