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Perseverance produce ossigeno su Marte

Un notevole traguardo per il rover della NASA

Un esperimento in corso sul suolo marziano ha dimostrato che è possibile produrre ossigeno, e quindi dare la possibilità a futuri esploratori di avere diponibile il prezioso elemento.

MOXIE è un dispositivo grande come tostapane, ed è dentro al rover Perseverance della NASA, atterrato su Marte nel 2021.

I ricercatori hanno testato il Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment (MOXIE) per sette volte nel 2021, di notte, di giorno e in diverse stagioni marziane, secondo uno studio pubblicato mercoledì su Science Advances.

In ogni esecuzione, ha prodotto circa 6 grammi di ossigeno/ora, cerca la stessa quantitò prodotta da un piccolo albero terrestre.

L’obiettivo principale dei ricercatori è dimostrare che il dispositivo funzionerà in modo affidabile, prevedibile e robusto più e più volte, ha dichiarato a Insider Michael Hecht, ricercatore principale della missione MOXIE presso l’Osservatorio Haystack del MIT.

Se un dispositivo di prossima generazione sarà in grado di produrre ossigeno su scala più ampia, l’ossigeno potrebbe essere utilizzato come componente del carburante per i razzi necessari a riportare l’equipaggio sulla Terra.

Questa è la prima dimostrazione di come sia possibile utilizzare le risorse presenti sulla superficie di un altro corpo planetario e trasformarle chimicamente in qualcosa di utile per una missione umana.

L’anidride carbonica costituisce il 96% dell’atmosfera di Marte. MOXIE funziona prelevando l’anidride carbonica dall’atmosfera, facendola passare attraverso una cella a combustibile e riscaldandola a 1.470 gradi Fahrenheit. Poi MOXIE colpisce le molecole con l’elettricità per privarle degli atomi di ossigeno. Gli atomi di ossigeno si combinano poi tra loro per produrre ossigeno gassoso.

MOXIE produce ossigeno dal nulla, perché l’aria di Marte è molto rarefatta: come stare a 30.000 m dalla superficie della Terra.

Il team MOXIE ha dovuto affrontare notevoli sfide nella progettazione, perchè Marte è un ambiente ostile e ogni dispositivo deve essere progettato per sopportare ogni tipo di condizione, prima ancora di arrivare su Marte.

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