Pubblicità “iniettata” nei sogni?

Un esperimento per iniettare una marca nei sogni

Una signora ha raccontato che nel 2021 ha risposto ad annuncio che diceva che un “grande marchio” dava $1.000 per “dormienti volenterosi”. La donna e il suo ragazzo hanno risposto all’annuncio e sono stati indirizzati in un magazzino di Los Angeles dove più di una dozzina di sono stati collegati ad un’apparecchiatura per il monitoraggio del cervello.

I soggetti sono stati invitati a guardare un video che mostrava birre in mezzo a cascate e paesaggi della giungla, e sono stati istruiti a cercare di appisolarsi ascoltando l’audio del video appena visto. Per le otto ore successive, la donna ha dichiarato di aver fatto una serie di “strani sogni sulla marca della birra”.

“In uno saltavo insieme alle birre, e in un’altro, ero su un lanciavo da un aereo lattine alla gente che faceva il tifo per me”.

Dopo la sessione di sogno, ha raccontato che lei e i suoi compagni di viaggio sono stati portati in un focus group dove sono stati costretti a discutere dell’esperienza, che secondo lei li ha fatti sentire “come cavie da laboratorio”.

Non è la prima volta che su sente parlare di iniettare pubblicità nei sogni: a giugno del 2021, Science Magazine ha riportato che diverse aziende stavano collaborando con scienziati per “ingegnerizzare” gli annunci pubblicitari nei sogni utilizzando audio e video.

L’articolo riporta ha anche rilevato che 40 ricercatori sui sogni hanno firmato una lettera aperta in cui si chiede di regolamentare i fiorenti esperimenti di “incubazione mirata dei sogni”, perché sebbene questo tipo di manipolazione dei sogni sia attualmente volontaria, “è facile immaginare un mondo in cui gli altoparlanti intelligenti – 40 milioni di americani li tengpono in camera da letto – diventino strumenti di pubblicità notturna passiva e inconsapevole, con o senza il nostro permesso”.

“Queste colonne sonore personalizzate diventerebbero uno scenario di fondo per il nostro sonno, come gli incessanti spot che arrivano su ogni media.