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Riparte la produzione nella EU

A maggio 2020, l’indice PMI è passato dal 33,4% al 39,4

Nonostante il declino degli ordini, le aziende manifatturiere dell’area euro sono ripartite, con l’Italia che mostra la minore contrazione di ordini e la Germania che fa peggio di tutti gli altri 19 paesi euro, seguita dalla Spagna.

Per sopravvivere, le aziende continuano però a licenziare e ad abbassare i prezzi, per parare una domanda molto debole e, ovviamente, affrontare in modo deciso una competizione che diventa feroce e senza frontiere, con la Cina che cerca di spazzare via ogni attività produttiva negli altri paesi ed allontanare così lo spettro del rimpatrio di attività verso quelli che erano paesi importatori oggi molto spaventati dall’avere produzioni strategiche a migliaia di chilometri di distanza.

Infatti, sia la Gran Bretagna sia gli Stati Uniti stanno pianificando quali prodotti strategici dovranno tornare ad essere prodotti in patria o presso paesi partner più geograficamente vicini e/o più affidabili.

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