Dipendenti coinvolti
Misure cautelari per venti persone per un’indagine riguardante il furto dei dati dei clienti dell’azienda.
Tra le tredici persone agli arresti domiciliari, ci sono anche alcuni dipendenti della società telefonica.
I dati dei clienti che segnalano guasti e disservizi, venduti per spostarli da un gestore all’altro, secondo gli inquirenti, un vero sistema di contrabbando con cui hanno trafugato 1,2 milioni di dati personali.
Le accuse sono: accesso abusivo a sistemi informatici, detenzione abusiva di codici di accesso e commercio illegale di archivi informatici.
Dal settore dei telefoni, si stavano espandendo a quello dell’energia con i clienti di Eni, Enel, Acea e altre società.
Con i dati raccolti illecitamente avevano aperto un call center in Albania con oltre cinquanta persone.