UK: Cyberflashing ed epilepsy-trolling reati

La legge sulla sicurezza online introduce nuovi reati online

Cyberflashing è inviare foto sessuali indesiderate. Circa la metà delle donne tra i 18 e i 25 anni ha ricevuto immagini di nudo non richieste. La percentuale è ancora più alta per quelle sotto i 18, 76%, secondo una ricerca del 2020.

Ora, i trasgressori del cyberflashing – che mirano a causare disagio e umiliazione o cercare gratificazione sessuale – rischiano fino a due anni dietro le sbarre.

La penalizzazione dell’epilessia-trolling riguarderà i criminali che inviano o mostrano immagini lampeggianti con l’intento di provocare crisi epilettiche a persone affette da epilessia.

La prende il nome da Zach Eagling (11), che soffre di epilessia. Nel 2020, stava raccogliendo fondi per l’Epilepsy Society, e caricò un video di se stesso sull’account Twitter dell’organizzazione, in difesa delle persone con disabilità.

In risposta, i troll hanno inondato l’account dell’associazione di beneficenza con immagini progettate per provocare crisi epilettiche, prendendo di mira soprattutto le persone che avevano raggiunto il traguardo di un anno senza episodi. Molte delle vittime hanno riferito di aver sofferto di crisi epilettiche dopo l’esposizione.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e affrontare il problema, Zach e l’Epilepsy Society hanno avviato una campagna e hanno ricevuto il sostegno dei parlamentari di tutti i partiti, portando all’istituzione del reato.

Le nuove misure includono anche la condivisione non consensuale di immagini note come “revenge porn”, messaggi minatori e l’invio di informazioni false con l’obiettivo di provocare danni fisici o psicologici, in particolare ai bambini.

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