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corona virus

Un coronavirus malese dai cani

Nuovi coronavirus, provenienti da animali, vengono scoperti da anni.

Nel 2002, la SARS-CoV è passata dagli zibetti all’uomo, dieci anni dopo, è stata la volta della MERS dai cammelli, e nel 2019, il SARS-CoV-2 ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo.

Per molti scienziati, questo modello indica una tendenza preoccupante: le epidemie di coronavirus non sono eventi rari, ma probabilmente si verificheranno ogni dieci anni circa.

Ora, gli scienziati riferiscono di aver scoperto quello che potrebbe essere l’ultimo coronavirus a passare dagli animali alle persone. E proviene da una fonte sorprendente: i cani.

Quando la pandemia COVID-19 è esplosa per la prima volta, il dottor Gregory Gray, – epidemiologo di malattie infettive presso il Global Health Institute della Duke University – ha iniziato a chiedersi se potessero esserci altri coronavirus in giro.

Il problema era che non aveva uno strumento per cercarli. Il test per COVID-19 è molto limitato: indica solo se un particolare virus SARS-CoV-2 è presente nel tratto respiratorio di una persona e nient’altro.

Questo è normale, perché la diagnostica è sempre molto specifica, e generalmente si concentra sui virus conosciuti.

Così il suo laboratorio ha progettato un test in grado di rilevare tutti i coronavirus, anche quelli sconosciuti.

Nel primo lotto di campioni testati l’anno scorso, il tram di Gray ha trovato tracce di un coronavirus completamente nuovo, associato alla polmonite in pazienti ospedalizzati, principalmente bambini.

I campioni provenivano da un ospedale di Sarawak, in Malesia, tamponi nasali profondi, come quelli per il test per la COVID-19.

I pazienti avevano quello che sembrava una normale polmonite. Ma in otto dei 301 campioni esaminati (2,7%) hanno scoperto che i pazienti erano stati contagiati da un coronavirus canino, un fatto completamente nuovo.

Temendo un errore, i campioni sono stati inviati alla Ohio State University, ad una esperta mondiale di coronavirus animali, , la virologa Anastasia Vlasova, anche lei scettica perché non si sapeva che i coronavirus canini passassero alle persone.

Ma fatto sviluppare il coronavirus in laboratorio, utilizzando una soluzione speciale che funziona per altri coronavirus canini, Vlasova ha potuto decodificare il suo genoma, e dalle sequenze genetiche, si è constatato che il virus aveva probabilmente infettato anche gatti e maiali, ma probabilmente era passato direttamente dai cani alle persone.

Al momento non sembra che il virus sia ancora capace di passare da persona a persona, e i suoi effetti sono di provocare una polmonite e non effetti sistemici come il virus della Covid-19.

Probabilmente, il virus sta mutando, per adattarsi all’ospite uomo in modo da potersi diffondere

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