Un robot giapponese in prova in un negozio di alimentari

Dal prossimo agosto, rifornirà gli scaffali di un minimarket.

Il robot di Tachi Lab ha poco di umanoide, infatti somiglia ad uno di quei personaggi fantastici dei Manga giapponesi, con la sua faccia un po’ da volpe e un po’ da gatto, con grandi occhioni che nascondono telecamere per permettere al robot di eseguire compiti di solito riservati agli umani.

La scelta di dare al robot fattezze non umane permette ai clienti di non sentirsi a disagio, cosa che capita con robot troppo umani.

Come riporta la Reuters, il robot prenderà servizio presso la catena FamilyMart che intende “assumerli” in tutti i suoi 20 negozi di Tokio entro il 2022.

Secondo il concetto di TeIexistence, il robot è comandato a distanza finché l’Intelligenza Artificiale a bordo della macchina non imparerà ad essere completamente autonoma.

In pratica, l’operatore umano guida il robot tramite occhiali VR e insegna, tramite il movimento a distanza, cosa fare, e questo si riflette in un notevole abbattimento di costi di programmazione che sono un ostacolo notevole alla diffusione dei robot anche fuori dalle fabbriche.

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