USA, solo 266K nuovi posti ad aprile

Analisti e politici si aspettavano un numero enorme di nuovi posti di lavoro: 1 milione, ed alcuni anche più di 2 milioni, e quindi pochi erano preparati a così poco, tant’è vero che i più pessimisti ne prevedevano almeno 800.000.

E invece, il mercato, in modo molto brutale, ha detto che i nuovi posti sono solo 266.000, il che dimostra l’enorme discrepanza fra i teorici e la realtà dell’economia, che mostra che fra febbraio e marzo si sono persi 78.000 posti di lavoro.

I dati dell’Household Survey hanno mostrato che mentre il numero di occupati è aumentato di 328.000, per un totale di 151,176 milioni il numero di disoccupati è aumentato, per la prima volta da mesi, da 9,710 milioni a 9,812 milioni.

Anche il tasso di disoccupazione è salito, al 6,1%, ben al di sopra del 5,8% previsto.

Nel frattempo, l’occupazione per chi non ha un’istruzione universitaria era ancora dell’8,3% al di sotto dei livelli pre-pandemici in aprile, contro il 9% di marzo.

I deludenti dati di aprile lasciano l’occupazione ad un livello inferiore al livello pre-pandemia, ed è coerente con i recenti commenti delle aziende, che evidenziano la difficoltà a riempire le posizioni aperte. Mentre i i salari sono saliti nel settore tempo libero e ospitalità, l’occupazione in posti di lavoro temporanei, nei trasporti e nei magazzini è diminuita bruscamente.

Le ragioni sono da ricercare anche negli stimoli monetari del governo americano, che non favoriscono le imprese che cercano lavoratori a basso reddito, e questo nuovo tipo di disoccupazione “volontaria” stimolerà il governo a varare altri stimoli in quello che è un circolo vizioso e quasi un UBI involontario.

CONDIVIDI QUESTO POST

Torna in alto