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Online messaging applications WhatsApp ...epa05247659 The logo of the messaging application WhatsApp is pictured between other messenger apps on a smartphone in Taipei, Taiwan, 07 April 2016. WhatsApp on 05 April 2016 rolled out its end-t-end (E2E) encryption for its more than one billion users. The most popular messaging application is owned by Facebook.  EPA/RITCHIE B. TONGO

WhatsApp fa causa all’India per la privacy

WhatsApp ha intentato una causa contro il governo indiano per bloccare i regolamenti che entreranno in vigore prossimamente e che costringerebbero l’app di messaggistica a rimuovere le protezioni della privacy.

La notizia è stata dalla dalla Reuters, che l’avrebbe ricevuta in via confidenziale ma WhatsApp non ha commentato.

La richiesta all’Alta Corte di Delhi è dichiarare che una delle nuove regole è una violazione dei diritti alla privacy, previste dalla costituzione indiana, poiché richiede alle aziende di social media di identificare il primo creatore di un’informazione quando le autorità lo chiedono.

L’azienda dice che non può farlo, perché i messaggi sono crittografati end-to-end, e per rispettare la legge indiana dovrebbe rompere la crittografia per chi riceve il messaggio, così come per chi lo ha creato.

L’azione legale intensifica la guerra tra il governo indiano e i giganti tecnologici, tra cui Facebook, Google e Twitter, in dei loro mercati chiave per la crescita globale e dove Whatsapp ha 400 milioni di utenti.

La tensione è cresciuta dopo una visita della polizia negli uffici di Twitter, perché aveva etichettato i post di un portavoce del partito dominante perché contenevano manipolazioni e contraffazioni.

Il governo fa pressione sulle aziende tecnologiche per rimuovere ciò che ritiene disinformazione sulla pandemia di Covid-19, che sta devastando l’India, ma anche critiche al governo sulla gestione della crisi, che sta facendo migliaia di morti.

La risposta delle aziende alle nuove regole è stata oggetto di intense speculazioni da quando sono state svelate a febbraio, 90 giorni prima della loro entrata in vigore.

Le linee guida per gli intermediari e il codice etico per i media digitali, promulgato dal ministero della tecnologia dell’informazione, designa gli “intermediari significativi dei social media” come in grado di perdere la protezione da cause legali e penali se non aderiscono al codice.

WhatsApp e Facebook hanno tutti investito pesantemente in India, e c’è preoccupazione che una regolamentazione sempre più pesante potrebbe compromettere queste prospettive.

Tra le nuove regole ci sono i requisiti che le grandi aziende di social media devono nominare cittadini indiani per ruoli chiave di conformità, devono rimuovere i contenuti entro 36 ore da un ordine legale, e devono istituire un sistema per rispondere ai reclami, nonché utilizzare processi automatici per rimuovere la pornografia.

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