Nel Trentino un altro orso da uccidere

82/93 orsi, con i loro cuccioli, numeri non compatibili con la presenza dell’uomo, secondo il presidente provinciale.

La richiesta di abbattimento dell’orso è legata allo scontro avvenuto sul Monte Peller, dove su un sentiero di montagna, a 1.500 metri di altezza, due persone si sono imbattuti nell’orso, che avrebbe sormontato il più giovane e provocato ferite al secondo intervenuto per scacciarlo.

 I due sono stati ricoverati in ospedale, nessuno dei due in pericolo di vita: il 59enne ha riportato ferite in varie parti del corpo e la frattura di una gamba, il 28enne solo lesioni superficiali.

Sono subito partiti gli accertamenti delle guardie forestali per cercare di ricostruire con esattezza la dinamica di quanto successo.

Infatti, l’orso non è stato identificato, ed è in corso una sofisticata ‘indagine scientifica per identificarlo dal DNA lasciato sugli abiti delle vittime, in modo da poter giustiziare l’animale ritenuto colpevole.

Giustamente, le associazioni animaliste e ambientaliste sono scese sul piede di guerra contro la condanna a morte per l’orso, che potrebbe essere anche un’orsa che difendeva i suoi cuccioli.

Associazioni che minacciano battaglia anche nei tribunali.

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